Aggiornare e garantire le condizioni salariali e lavorative dei dipendenti
I sindacati avvertono che non tollereranno altra precarietà.
L’Ufficio Sindacale Alberghiero ha chiesto all’Assessorato Regionale al Turismo di mediare di fronte al rifiuto dei datori di lavoro di entrambe le province (Santa Cruz de Tenerife e Las Palmas de Gran Canaria) di aggiornare i salari concordati negli attuali accordi.
In risposta a questa richiesta, il Ministero regionale ha convocato entrambe le parti per un incontro che si terrà il 18 marzo, con l’obiettivo di stabilire uno spazio di dialogo per garantire le condizioni salariali e lavorative dei lavoratori.
L’UGT, la Federazione Sindacale Canaria, Intersindical Canaria e USO, membri della Mesa Sindical, hanno firmato un accordo nel 2022 per un aumento del 10,25% in quattro anni.
Aumento insufficiente nel contesto attuale
Tuttavia, ritengono che questo aumento sia insufficiente nel contesto attuale, dato l’aumento dei costi di accesso ad alloggi dignitosi a prezzi accessibili.
Inoltre, le aziende del settore hanno raggiunto fatturati e profitti record nel 2023 e nel 2024, il che, secondo i sindacati, rappresenta una situazione inaccettabile, poiché i datori di lavoro si rifiutano di riconoscere l’impegno assunto dai rappresentanti sindacali nel 2022 e di adeguare i salari all’attuale boom economico del settore.
Per questo motivo, i sindacati insistono sulla loro disponibilità al dialogo, ma avvertono che non rimarranno impassibili di fronte all’ “ingiustizia” dell’arricchimento aziendale a scapito della precarietà dei lavoratori del settore.
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