Il Governo di Arona sostiene che i cittadini non dovrebbero sostenere l’intero costo della nuova tassa sui rifiuti.
La Plenaria ha approvato una mozione che chiede una normativa chiara e omogenea, rispettosa dell’autonomia comunale, che permetta ai consigli locali di progettare e applicare modelli di finanziamento adatti alle loro realtà.
Si chiede inoltre che la legge tenga conto della capacità economica dei cittadini, un principio fondamentale per l’equità fiscale.
L’Assemblea plenaria del Comune di Arona, con il voto favorevole di tutti i gruppi con rappresentanza comunale, ha approvato una mozione istituzionale con carattere di urgenza sulla legge 7/2022 sui rifiuti e il suolo contaminato per un’economia circolare.
Alcune sfide per i Comuni.
In particolare, l’obbligo di istituire una tassa specifica per coprire l’intero costo dei servizi di raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti presenta alcune sfide per i Comuni.
Il raddoppio della tassa sui rifiuti per i residenti a partire dal 1° gennaio 2025
La misura imposta dal governo spagnolo senza tenere conto della voce dei consigli locali e dei cittadini comporterà il raddoppio della tassa sui rifiuti per i residenti a partire dal 1° gennaio 2025.
La sindaca di Arona, Fátima Lemes, ha sottolineato che “la direttiva europea sui rifiuti non ha imposto direttamente agli Stati membri l’obbligo di aumentare le tasse sui rifiuti.
È il governo nazionale, con la sua decisione, che è responsabile del fatto che i residenti e le imprese debbano pagare di più”.
Tra gli altri punti, la legge non stabilisce misure sufficienti che tengano conto della capacità economica dei cittadini, un principio chiave dell’equità fiscale.
Questo potrebbe portare a situazioni in cui l’applicazione della tassa, invece di incoraggiare la corresponsabilità e l’impegno dei cittadini verso l’economia circolare.
La tassa, viene percepita come un onere aggiuntivo che la rende difficile da accettare.
Per questo motivo la Plenaria del Comune di Arona esorta il Governo spagnolo a rivedere e riformare la Legge 7/2022, garantendo una regolamentazione chiara, omogenea e rispettosa dell’autonomia comunale, che permetta ai Comuni di progettare e applicare modelli di finanziamento adatti alle loro realtà locali.