Dieci gruppi malavitosi dediti all’affitto illegale di appartamenti turistici a Barcellona, identificati da tempo, continuano a operare attivamente nella capitale catalana, secondo il Comune.
Il loro modus operandi consiste solitamente nell’affittare immobili che poi vengono subaffittati come alloggi turistici, all’insaputa del proprietario. Dal 2016, il Comune è riuscito a smantellare 22 di queste reti.
Lo scorso maggio è stato reso noto che negli ultimi anni il Comune di Barcellona aveva individuato fino a 38 gruppi organizzati dediti all’alloggio turistico illegale.
QUASI MILLE ORDINI DI CESSAZIONE NEL 2024
Secondo il Comune, nel 2024, nell’ambito dell’attività ordinaria della Dirección de los Servicios de Inspección, sono state effettuate 1.214 ispezioni, emessi 944 ordini di cessazione e desistenza e avviati 491 procedimenti sanzionatori.
MODALITÀ OPERATIVA DI QUESTE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI
Il modus operandi di queste bande consiste solitamente nell’affittare appartamenti in posizione centrale (pagando diversi mesi di deposito in anticipo e fornendo documenti d’identità falsificati, buste paga fittizie, ecc.
A volte apportano anche modifiche alla proprietà per raddoppiare i loro profitti, ad esempio dividono la proprietà con pannelli per creare più stanze.
Nella lotta contro gli alloggi turistici abusivi, il Comune agisce sulla base di tre tipi di procedure: annunci di appartamenti abusivi rilevati su piattaforme virtuali; denunce presentate dai vicini; monitoraggio delle proprietà esaminate in precedenti ispezioni e in cui non è stato possibile rilevare alcuna attività illegale.
Si tratta di reti che operano a livello internazionale e che, oltre ad aprire appartamenti turistici senza autorizzazione, sono solite commettere altre attività illegali come l’evasione fiscale o la frode.
Le sanzioni pecuniarie per i trasgressori possono variare da 60.000 a 600.000 euro a seconda del grado di infrazione.
