Nel 2023, gli inquilini in Spagna hanno destinato in media il 43% del loro stipendio lordo per l’affitto della loro abitazione. Si tratta della percentuale più alta degli ultimi cinque anni, che alle Canarie ha raggiunto il 51% (53% a Las Palmas de Gran Canaria, e il 50% a Santa Cruz de Tenerife).
Secondo i dati pubblicati da uno studio, si tratta di due punti percentuali in più rispetto all’anno precedente.
ALLE BALEARI E A MADRID LA PERCENTUALE HA RAGGIUNTO IL 60%
Per regione, la maggior percentuale dello stipendio lordo necessaria per pagare l’affitto medio di 80 metri quadrati è stata registrata alle Baleari (63%), e Madrid (62%), le uniche a superare il 60%.
Seguono la Catalogna (58 %); Paesi Baschi (54 %); Isole Canarie (51 %); Comunidad Valenciana (44 %); Cantabria (42 %); Navarra (40 %); Andalusia (36 %); Aragón (35 %); Castilla y León (34 %); Galizia (33 %); Le Asturie (32 %) o La Rioja e Murcia (30 % per entrambe le regioni).
Le 10 province dove maggiore è la percentuale rispetto allo stipendio sono Barcellona (65 %); Isole Baleari (63 %); Madrid (62 %); Guipúzcoa (60 %); Las Palmas (53 %); Vizcaya (52 %); Valencia (50 %); Santa Cruz de Tenerife (50 %); Malaga (49 %) e Girona (48 %).
Gli stipendi non crescono allo stesso ritmo delle abitazioni.
Secondo il portale Fotocasa, uno dei principali portali immobiliari di Spagna, il prezzo degli affitti si trova al suo massimo storico con gli aumenti più accentuati degli ultimi 17 anni.
InfoJobs, che nell’ultimo anno ha pubblicato 2,5 milioni di posizioni vacanti, sostiene che l’aumento dell’inflazione, soprattutto nel 2022, ha ridotto il potere acquisitivo e continua a influire sulle condizioni di vita dei lavoratori.
