Conferma inquietante sui decessi per annegamento alle Canarie nel 2025
Il primo trimestre del 2025 ha portato a una conferma inquietante delle statistiche sui decessi per annegamento nelle Isole Canarie, mantenendosi costante rispetto all’anno precedente.
Con un totale di 14 decessi registrati, di cui una significativa percentuale di uomini e persone sopra i 60 anni.
Il rapporto mette in evidenza l’urgenza di affrontare la questione della sicurezza nei luoghi di balneazione.
Maggiore consapevolezza e attenzione da parte dei bagnanti
Rispettare i preallerta e la bandiera rossa
Inoltre, gli incidenti avvenuti durante allerte per fenomeni costieri segnalano la necessità di una maggiore consapevolezza e attenzione da parte dei bagnanti.
I decessi per annegamento nelle Isole Canarie sono 14 nel primo trimestre del 2025.
La stessa cifra dello stesso periodo dell’anno scorso, secondo un rapporto dell’associazione “Canarias, 1.500 km di costa”. Tra le vittime, anche un minore.
Inoltre, è stato registrato un totale di 40 incidenti, con tre bagnanti in condizioni critiche e altri 21 con lesioni di varia gravità.
Il rapporto specifica che il 79% delle vittime era di sesso maschile. In termini di età, la metà dei morti aveva più di 60 anni.
Le isole maggiori
Tenerife è stata l’isola con il maggior numero di morti, con cinque, seguita da Gran Canaria con quattro.
Fuerteventura, El Hierro e La Graciosa non hanno registrato alcun decesso.
I decessi si sono verificati durante le allerte o le preallerte per i fenomeni costieri.
L’86% dei decessi si è verificato durante le allerte o le preallerte per i fenomeni costieri. La maggior parte degli incidenti si è verificata sulle spiagge (40%) e nelle piscine naturali (38%).
L’associazione sottolinea che il 64% degli annegamenti si è verificato nel pomeriggio.
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