
Per favore… un barraquito!
A chi non è mai capitato di ordinare il caffè canario per antonomasia, accompagnato dal latte condensato, latte, un goccio di liquore, cannella e la sua fettina di limone?
Un barraquito per favore! Questa è l’ordinazione che va per la maggiore, quando si entra in un bar canario.
Ḕ diventato talmente normale, che quasi nessuno si chiede più da dove venga la parola “barraquito”.
Il “barraquito”, o “barraco”, è lo spuntino canario per eccellenza, per cui l’unico dubbio che oggi rimane è se berlo nella versione “completa” o in quella “semplice”.
Conoscete la storia del barraquito?
A seconda delle zone, varia in alcuni dettagli. Ma sono tutti d’accordo nell’attribuire l’origine al bar “Imperial”, accanto alla Plaza de Toros, a Santa Cruz de Tenerife.
Si dice che un signore, soprannominato “barraquito”, fosse solito fare colazione tutti i giorni in questo bar, e che chiedesse regolarmente un caffè macchiato lungo, con latte
condensato, che doveva essergli servito in uno dei bicchieri tipici del “licor 43”,
assieme ad una scorza di limone e un po’ di cannella in polvere.
Essendo un cliente abituale, quando lo vedevano entrare, cominciavano a preparargli quello
che oggi conosciamo come “barraquito”.
Si racconta anche che il “barraquito” venne inventato dal signor Manolo Grijalbo, cameriere di un bar situato di fronte alla “Marquesina” del porto, a Santa Cruz de Tenerife, la caratteristica tettoia all’interno del porto, che era diventata luogo di ritrovo per artisti e personaggi vari.
Nonostante questa bevanda sia diventata un’istituzione per i canari, non si è mai
consolidata come bevanda nel resto della Spagna.
Tradotto dalla redazione (VT) barraquito.es