Il mojo il re delle salse canarie
Il mojo è senza dubbio il re delle salse canarie. Condimento ideale per pesce e carne.
Come il resto della gastronomia canaria, questa salsa gustosa nasce dall’influenza di altre cucine, soprattutto dall’eredità dei Guanches e dalla cucina latinoamericana, specialmente quella del Venezuela, paese questo, che mantiene da sempre relazioni sociali, storiche e culturali con l’arcipelago delle Canarie.
Il mojo canario
Anche se il mojo è utilizzato in altri paesi, è proprio qui alle Canarie che trova maggior diffusione.
Le “papas arrugadas”, il pesce, la carne o il formaggio, cambiano subito sapore se intinti nel mojo, che attribuisce loro un gusto veramente unico.
La salsa si compone di ingredienti chiave: olio, aceto, aglio.
Successivamente, secondo i gusti, si aggiungeranno prezzemolo, zafferano, coriandolo, pepe, peperoni, comino, ed un’infinità di spezie, frutti secchi, pomodoro e anche avocado.
Mojo Rojo
Fondamentalmente, il mojo si suddivide in Mojo Picón, chiamato anche Mojo Rojo o Mojo Bravo, che contiente olio, aceto, pepe rosso o peperoncino. Occasionalmente si aggiunge mollica di pane, comino, aglio, sale grosso e peperone. Ha una consistenza media ma abbastanza fluida per impregnare l’alimento che accompagna.
Mojo verde
C’è poi il mojo verde: di base viene preparato con gli stessi ingredienti del mojo rojo, ma invece del peperone o peperoncino, si usa prezzemolo o coriandolo. Si può aggiungere eventualmente qualche chicco di cumino, aglio e peperone verde. Il colore è verde e la consistenza meno omogenea rispetto al mojo rojo.
Mojo almogrote
Infine, il mojo almogrote. Oltre al peperone, contiene formaggio di capra o pecora, grattugiato, che si mescola con il resto degli ingredienti per fare la salsa. Tipico dell’isola de La Gomera, dove vengono preparati i migliori amogrote.