La Guardia Civil sta indagando su una donna accusata di reato continuato di maltrattamento di animali.
La donna aveva in casa più di 30 cani in pessime condizioni, pieni di pulci e altri parassiti, con diverse malattie come la scabbia.
Agenti della Guardia Civil appartenenti al Servizio per la Protezione della Natura (SEPRONA) hanno aperto un procedimento in cui stanno indagando su una donna di 60 anni, residente nel comune di La Laguna.
Dopo il primo intervento e visto il rifiuto dell’accusata, avvenuto lo scorso gennaio, è stato avviato un procedimento, trasmesso all’Autorità Giudiziaria, in cui è stato richiesto l’accesso all’abitazione per rimuovere gli animali e l’interdizione speciale al possesso di animali per questa persona.
Il Tribunale, con un’ordinanza, ha acconsentito a quanto richiesto nel procedimento svolto dalla Guardia Civil, per cui è stato coordinato un servizio a cui hanno partecipato personale del Municipio di San Cristóbal de La Laguna, personale del Rifugio Valle Colino per la cura e il recupero degli animali e agenti della Guardia Civil.
LE CONDIZIONI DEGLI ANIMALI ERANO PESSIME
Il 24 luglio, su autorizzazione del tribunale, sono stati salvati 26 animali (25 cani e un gatto), tutti in pessime condizioni di salute, con magrezza, parassiti e malattie.
Gli animali sono stati trasferiti al rifugio regionale di Valle Colino e questa persona è stata arrestata per disobbedienza e resistenza alle autorità. Inoltre, è indagato per il reato continuato di maltrattamento/abbandono di animali domestici e per il reato di violazione di pena, in quanto già condannato per detenzione di animali.
