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giovedì, Febbraio 13, 2025
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La Calima nelle Canarie negli ultimi 40 anni

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La Calima nelle Canarie negli ultimi 40 anni

Uno studio recente conferma 483 eventi atmosferici di una certa intensità, durante i quali si è verificata l’intrusione di polvere sahariana nelle isole Canarie, nelle ultime quattro decadi, tenendo in considerazione i dati di visibilità. La ricerca include un indice di avversità mai citato prima, che mette a confronto la severità dei vari fenomeni.

EPISODI DI CALIMA REGISTRATI

Dal 1980, le Isole Canarie hanno registrato 483 episodi di Calima di una certa intensità.

Ogni anno si contano in media 24 giorni in presenza di polveri sahariane ed ogni singolo evento dura circa 1,8 giorni. Ma questa distribuzione non è stata uniforme.

La durata e la frequenza dei fenomeni di Calima è diminuita in modo significativo negli ultimi anni, mentre al contrario ne è aumentata la severità, anche se non in modo drastico.

La radiografia delle intrusioni di polvere proveniente dal Deserto del Sahara negli ultimi 42 anni è stata pubblicata nella rivista Heliyon. I fenomeni di Calima sono stati identificati da due ricercatori, ogni volta che si produceva una riduzione della visibilità orizzontale a meno di 10 kilometri, in minimo due aeroporti differenti. Per escludere la possibile influenza di nebbia o nebbiolina, la rilevazione di umidità relativa doveva essere inferiore al 70%.

VISIBILITÀ IN PRESENZA DELLA CALIMA

Gli autori dello studio hanno utilizzato dati sulla visibilità e non sulla concentrazione di particelle (PM10 o PM2,5) di sei aerodromi canari (quelli a Lanzarote, Fuerteventura, Gran Canaria, Tenerife e La Palma), perché questo consentiva di allungare le serie temporali di analisi, cosa che non sarebbe stata possibile in altro modo, come spiega David Suárez, Delegato della AEMET per l’arcipelago canario, l’Agenzia Statale di Meteorologia, nonché primo autore dello studio scientifico.

Una cosa è chiara: anche se abbiamo consapevolezza che stiamo vivendo molti episodi di polvere, la Calima arriva alle Canarie con meno assiduità di prima, ma quando viene, è più intensa, perché accorcia il nostro campo visivo come poche volte in passato. Si tratta della stessa conclusione a cui è arrivato il Servizio di Monitoraggio dell’ Atmosfera di Copernicus (CAMS, in inglese) per tutta Europa.

“Le previsioni climatiche parlano di una diminuzione delle precipitazioni nel Nord Africa e nella nostra regione. Ma dopo c’è bisogno di vento intenso, che porti via la polvere”, come spiegato da Suárez, Delegato della AEMET per l’Arcipelago.

Il dipolo che ne è la causa è “predominante” dal 2020, soprattutto a fine e principio di ogni anno.

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