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lunedì, Aprile 21, 2025
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La causa della sparizione dei boschi subacquei di Gran Canaria

Le ondate di calore marino e la presenza umana sul litorale sono causa della sparizione dei boschi subacquei di Gran Canaria

Aumento della temperatura e attività umana: lo studio è stato realizzato utilizzando una combinazione di tecniche di campionatura in sito, analisi di serie temporali di dati climatici e modelli statistici avanzati.

I campioni di macroalghe, raccolte in tutto il perimetro costiero di Gran Canaria per realizzare la distribuzione – si tratta infatti di specie presenti solo nel substrato roccioso – hanno consentito l’analisi della distribuzione spazio-temporale dei boschi di “Gongolaria abies-marina”.

Inoltre, lo staff diretto dal Dottor José Antonio Valdazo Hernández, ricercatore del gruppo Biodiversidad y Conservación dell’Instituto de Investigación en Acuicultura Sostenible y Ecosistemas Marinos (ECOAQUA) dell’Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (ULPGC), ha effettuato esperimenti di termotolleranza in laboratorio, per valutare la risposta delle fasi embrionali della macroalga ai diversi regimi termici.

RISULTATI ALLARMANTI E MISURE URGENTI

I risultati hanno rivelato un collegamento “allarmante” tra l’aumento delle ondate di calore e la regressione dei boschi di “Gongolaria abies-marina” di Gran Canaria. Si osserva una diminuzione significativa nella distribuzione e copertura di queste macroalghe nell’area submareale, specialmente nel sud e nel sud-ovest dell’isola, dove la pressione antropica è maggiore. In queste aree, l’habitat persiste in piccole fessure e vacuità della roccia, dove trovano rifugio dalle temperature estreme e dagli erbivori.

Per contro, le popolazioni presenti nel nord di Gran Canaria, area caratterizzata da una maggior potenza ondulatoria e minor pressione antropica, sono meglio conservate.

Questa ricerca dimostra quindi come il cambiamento climatico, e i suoi fenomeni estremi, come le ondate di calore marine, abbiano alterato gravemente struttura e funzione degli ecosistemi marini.

La ricerca evidenzia inoltre come l’attività umana abbia svolto un ruolo cruciale in questo declino. “La distruzione dell’habitat, l’inquinamento, l’eutrofizzazione, agiscono in modo sinergico, aumentando gli effetti del cambiamento climatico negli habitat costieri”, come conferma il ricercatore.

Misure urgenti e coordinate: i ritrovamenti fatti dalla ricerca rivelano l’importanza per la conservazione degli ecosistemi marini di Gran Canaria di intervenire urgentemente, applicando misure di tutela e gestione sostenibile.

Misure che devono prevedere un’azione coordinata a livello locale e globale per ridurre le emissioni di gas effetto serra e mitigare l’impatto del cambiamento climatico negli oceani.

Lo stesso studio rileva l’importanza di stabilire aree marine protette, e promuovere pratiche di pesca e turismo sostenibili, per preservare la biodiversità marina e garantire il benessere delle comunità costiere.

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