
Le cose sembra non cambino mai… ma anzi si ripetono in continuazione.
Siamo giunti a Tenerife nel tardo pomeriggio; dopo aver noleggiato un’auto ci siamo messi alla ricerca dell’hotel nel quale avevamo prenotato 7 notti attraverso un famoso portale. L’idea era quella di usare questo hotel come punto di appoggio per poter cercare un appartamento adatto al nostro soggiorno di qualche mese. Era il 21 novembre 2016.
PER CHI AMA LA NATURA COSA C’È DI MEGLIO DI UN HOTEL RURAL?
La zona, da noi conosciuta l’anno precedente, è quella di Guia de Isora, ma giungendo di notte non è stato facile individuare l’hotel che, in quanto denominato “rural”, si trova in zona impervia, strada non asfaltata, senza segnalazioni che aiutino chi arriva. Fortunatamente ad Alcalà alcuni taxisti ci hanno dato indicazioni utili.
Giunti sul luogo siamo rimasti colpiti dal degrado che circondava la “struttura”, ma tutto è stato giustificato con il cartello “lavori in corso”. Le camere sono situate in antiche abitazioni rurali, ma nulla è stato fatto per renderle degne del nome di “hotel”.
Pavimento di cemento dalla verniciatura stinta e con pezzi mancanti; soffitto con tavelle a vista, senza intonaco o contro soffittatura; fili elettrici a vista, con giunture a nastro adesivo (la sicurezza???); copriletto con una macchia evidente al centro; lenzuola stinte e macchiate; bagno non degno di questo nome: senza piastrelle, pavimento di cemento sbrecciato e macchiato, muffa alle pareti, doccia divisa da un compensato, perdite sul pavimento, ecc.
MA DOVE ERAVAMO CAPITATI?
Ci siamo subito recati alla “reception” per protestare e dire che intendevamo rinunciare alle 7 notti, ma data l’ora (circa le 23) abbiamo chiesto di poter rimanere una notte. Il signore che stava alla reception ha detto di non essere il proprietario e di non poter prendere decisioni in merito, che dovevamo fare la cancellazione attraverso il portale.
Così, tra molte difficoltà perché il wifi non prendeva, abbiamo annullato la prenotazione sul sito, scoprendo subito dopo che la penale di cancellazione prevedeva l’addebito dell’intera cifra delle 7 notti di pernottamento. La cifra è stata detratta dalla nostra carta di credito nello stesso istante!
Il signore che stava alla reception ha dichiarato di non poter fare nulla, che il denaro era stato incassato dal portale, che la camera, una volta visualizzata come libera in rete, era stata subito prenotata da altri e che quindi non potevamo rimanere quella notte.
Viste le nostre proteste ha ribadito di non essere il proprietario e ci ha dato il numero di telefono del titolare dell’hotel (numero rivelatosi poi inesistente).
Ci ha inoltre fatto parlare per telefono con un’altra persona, che lui ha detto essere del servizio clienti del portale falso!), che ci ha tranquillizzato sulla possibilità di rimborso della cifra detratta.
Così, a mezzanotte, abbiamo ripreso le valige e siamo ritornati sulla costa a cercare una camera per la notte. Dopo molti dinieghi l’abbiamo trovata a Puerto Santiago.
I NOSTRI DIRITTI?
La mattina seguente siamo tornati all’hotel rural accompagnati da un agente della Guardia Civil di Playa San Juan. Il signore della sera precedente, che è in effetti il proprietario della struttura, si è rifiutato di far visionare la camera all’agente, adducendo la scusa che tutte le camere erano occupate.
Insieme alla Guardia Civil abbiamo compilato un verbale di denuncia (hoja de reclamacion) che è stato poi inviato all’Ufficio di Promozione Turistica del Governo Canario a Santa Cruz de Tenerife.
Siamo poi riusciti a contattare via mail il servizio di prenotazione del famoso sito, per far presente la nostra protesta, inviando anche le fotografie e il verbale di denuncia.
Il servizio clienti si è dimostrato molto gentile e disponibile, intercedendo presso il proprietario per un rimborso, almeno parziale, della cifra indebitamente detratta, ma la risposta del titolare è stata che non poteva restituire il denaro perché molto ne era stato speso per riparare i danni da noi causati alla camera!!!
Così da accusatori siamo diventati accusati!
Abbiamo in effetti due colpe: la prima è non aver fatto caso alla clausola che la cancellazione della prenotazione comportava la penale dell’intero prezzo di tutto il periodo prenotato, la seconda è di aver visto solo dopo le cattive recensioni su Tripadvisor per questo “hotel rural”.
La presenza di strutture alberghiere come questa su sul famoso sito, porta secondo noi cattiva luce su questo motore di ricerca e prenotazione.
Riteniamo estremamente grave che si possa permettere a strutture come questa di truffare gli avventori in modo così plateale; dalle recensioni viste risulta che molti si sono rifiutati di pernottare in tali condizioni e ne deduciamo che l’avere posto la clausola della cancellazione con l’addebito dell’intera cifra sia premeditatamente truffaldina.
Vista l’importanza del turismo per l’economia delle isole Canarie, auspichiamo che la Direzione Generale di Promozione Turistica del Governo , ricevendo tali reclami, si faccia carico di vigilare sulla qualità e sulla sicurezza delle strutture turistiche del territorio, evitando così al turista queste esperienze sgradevoli e umilianti.
S. M.
(Foto: archivio)