26.3 C
Tenerife
giovedì, Aprile 24, 2025
spot_img

La riscoperta delle Isole Fortunate avvenne nell’anno 1312

RISCOPERTA DELLE ISOLE CANARIE E DEL NUOVO MONDO: CIVILIZZAZIONE O MERA “PULIZIA ETNICA”?

La riscoperta delle Isole Fortunate avvenne nell’anno 1312 da parte del navigatore italiano Lanzarotto Malocello.

Questo evento segnò la fine di un antico mito, dando inizio al periodo delle grandi scoperte geografiche.

Il Malocello sbarcò a Lanzarote e diede suo il nome a quest’isola. Purtroppo l’impresa di viaggio di Malocello non ha avuto risvolti letterari.

La spedizione successiva alla riscoperta delle Isole era partita da Lisbona, organizzata da italiani e portoghesi nell’anno 1341.

Spedizione di grande interesse perché rappresenta la prima descrizione fatta dell’Arcipelago e dei suoi aborigeni.

L’impresa era sotto la direzione tecnica degli italiani, tra cui spiccano Niccoloso da Recco, pilota, e Angiolino de Teggia dei Corbizzi, capitano.

Questa spedizione è raccontata in un frammento di diario di Giovanni Boccaccio, il “De Canaria et insulis reliquis ultra hispaniam noviter repertis”.

La diversità etnica e culturale che esisteva tra le isole visitate



Niccoloso da Recco capì la diversità etnica e culturale che esisteva tra le isole visitate e gli abitanti delle Canarie furono identificati come selvaggi e infedeli.

Dopo essere stati negati come “Altri”, dovevano essere combattuti, civilizzati e cristianizzati e soggetti alla perdita della libertà, dei beni e della legittima autorità di governarsi.

Fin dall’inizio le isole non offrirono grandi ricchezze, l’unica fonte di reddito redditizia era la cattura degli schiavi.

Da parte della Chiesa, la conquista missionaria delle Isole, così come avverrà in America, accompagnò i conquistatori nella loro missione di conversione e catechizzazione dei canari, considerati infedeli.

Questa conquista spirituale riveste nelle Isole una particolare importanza, poiché, secondo le norme canoniche dell’epoca, gli ‘infedeli’ che accettavano volentieri la fede missionaria sarebbero stati al sicuro da ogni tipo di schiavitù.

Mentre coloro che rifiutavano la fede o la sovranità del conquistatore, una volta catturati, sarebbero stati venduti come schiavi.

L’azione evangelizzatrice ebbe inizio già nella seconda metà del XIV secolo.

La vera evangelizzazione dell’Arcipelago iniziò con la conquista di Juan de Bethencourt, da parte dei frati normanni Bontier e Le Verrier, che fondarono la diocesi di San Marcial de Rubicón (Lanzarote) nel 1404.

Quindici o vent’anni dopo, avevano già cristianizzata la maggior parte della popolazione delle isole di Lanzarote, Fuerteventura ed El Hierro, nello stesso tempo in cui era iniziata la predicazione del Vangelo a La Gomera e Gran Canaria.

Papa Eugenio IV, nella Bolla Regimini gregis (1434), proclamò la libertà degli aborigeni nei territori in cui erano stati evangelizzati.

Giovanni II di Castiglia sostenne con la sua autorità il mandato papale.

Durante il suo regno, la regina Isabella la Cattolica sostenne l’opera missionaria in difesa degli indigeni delle Isole Canarie, dichiarando la libertà degli infedeli convertiti.

La sovrana Isabella inaugurò una politica di protezione degli indiani che nel medio o lungo termine prevenne il massiccio traffico di indiani.

L’esperienza maturata nella colonizzazione e cristianizzazione delle Isole Canarie fu alla base del principio guida formulato dalla regina Isabella nel suo testamento, ordinando che nelle Indie e nella terraferma dell’Oceano Mare, scoperto e ancora da scoprire, i loro abitanti e gli indiani non ricevessero “nessun danno alle loro persone o proprietà” e che fossero “trattati bene ed equamente”.

Che conclusione possiamo trarre dalla riscoperta delle Isole Canarie da parte di Lanzarotto Malocello?



Principalmente, la prova che le isole hanno smesso di essere un mito per diventare un luogo frequentato da mercanti e per essere inglobate nella conoscenza geografica dell’epoca.

Tra le culture che si riscontrarono nelle Isole Canarie, si notò la predominanza di quella di origine esterna (europea) su quella autoctona che in parte scomparve, in parte si adattò e in parte si confuse con quella europea.

Nacque così un nuovo esemplare umano: l’uomo delle Canarie, abituato agli apporti di culture di diversa origine.

Tradizionalmente, l’arrivo di Cristoforo Colombo ai Caraibi nel 1492 è sempre stato considerato la genesi del sistema mondo moderno/coloniale, segnando l’inizio dell’Età Moderna.

Si ritiene inoltre (erroneamente) che gli indiani d’America siano stati i primi ad essere classificati, gerarchizzati e governati sotto l’identità coloniale dell’“indio” con la quale erano legati alla produzione di beni e al mercato mondiale, all’interno di tale sistema.

In questo modo, il fenomeno della colonialità si strutturava come un modello coloniale di potere permeato da una logica di controllo, dominio e sfruttamento.

Detto questo, il processo di razzializzazione che ha dato origine al “canario” come alterità selvaggia e primitiva ha avuto luogo più di un secolo e mezzo prima del primo arrivo di Cristoforo Colombo nei Caraibi.

Se allora l’uomo “canario” ha preceduto l’uomo “indio” del “Nuovo Mondo” come identità coloniale primitiva e selvaggia, alterità di un mondo occidentale “moderno” e “civilizzato”, è essenziale fare una riflessione e chiedersi se la modernità, la colonialità e quindi il mondo moderno/coloniale ha avuto la sua nascita o meno nel 1492.

A mio avviso, la cosiddetta Era delle Scoperte (o Era delle Esplorazioni) iniziò con la riscoperta delle Isole Canarie da parte di Lanzarotto Malocello, che costituirono il primo pezzo del Nuovo Mondo.

Ho sempre sostenuto che la storia dell’inizio dell’Età Moderna e del Nuovo Mondo debba essere riscritta.

Credo quindi che si debba far risalire l’inizio dell’Età Moderna alla riscoperta delle Isole Canarie nel 1312, cioè fino a 180 anni prima del viaggio di Colombo nel 1492.

di Alfonso Licata*

*Presidente della Società Dante Alighieri-Comitato Isole Canarie

*Presidente del Comitato Internazionale del VII Centenario della riscoperta di Lanzarote e delle Isole Canarie da parte del navigatore italiano Lanzarotto Malocello (1312-2012)

*Corrispondente Consolare d’Italia in Lanzarote

Alonso Fernandez Lugo – Tenerife

I NOSTRI PARTNER

Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.

client-image
client-image
Gest Italia Canarie, partner
Alma Strategy partner
client-image
client-image

Articolo a cura di:

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Ultimi articoli