La tradizione popolare de “El mataculebra” a Puerto de la Cruz (l’ammazza serpente)
Il lunedì grasso il CEIP Tomás de Iriarte si è esibito in un’emozionante rappresentazione della tradizionale “Matarlaculebra”.
Una festa ricca di storia e di simbolismo che il Comune di Puerto de la Cruz ha voluto celebrare attraverso l’Assessorato alla Cultura.
Una festa che porta avanti dal 1997, lavorando per salvare e diffondere una tradizione canaria che risale a generazioni fa.
Lo spettacolo, che si è svolto nella Plaza del Charco il 3 marzo, ha visto la partecipazione di una ventina di scolari di Puerto de la Cruz che, con grande entusiasmo e dedizione, hanno portato in scena una delle tradizioni più radicate di Puerto de la Cruz.
La “matarlaculebra” è una celebrazione del nostro folklore musicale (musica, danza e rappresentazione scenica) e fa parte del cosiddetto folklore dell’emigrazione, uno dei contributi degli emigranti canari che tornarono da Cuba alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo.
La mataculebra fu portata a Puerto de la Cruz da Manuel Díaz, detto Manuel Catalina, che la portò da Cuba alla fine del XIX secolo e la eseguì meglio di chiunque altro nelle strade della città e di altri paesi dell’isola fino alla sua morte, avvenuta nel 1948.
I suoi discendenti, i Catalina, continuarono a rappresentarlo nei carnevali della città, conservando la tradizione fino alla metà degli anni Ottanta del secolo scorso.
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