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lunedì, Maggio 19, 2025
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Le origini genovesi di Garachico

Le origini genovesi di Garachico

Garachico, oggi, è un piccolo centro che dista circa 6 km da Icod de Los Vinos. Sembra incredibile pensare che fino a 3 secoli fa era il centro economico dell’isola. Da qui si esportava vino in tutto il mondo. Anche William Shakespeare decantava le nobili proprietà del Malvasía proveniente dalla regione “Daute” (dal nome di una tribù guanche).

Gli inglesi controllavano commercio del vino e coltivazione della vite.

Il commercio del vino era un’impresa non priva di rischi e pericoli, come testimonia un monumento a Garachico dedicato alla rivolta dei contadini contro i baroni del vino nell’anno 1666. Ma nonostante la fama dell’epoca, non erano in molti a poterne apprezzare le qualità. Non solo perché probabilmente carissimo, ma anche perché i quantitativi destinati all’esportazione non potevano essere considerevoli. Se si osserva da vicino il porto, si deduce che le navi dell’epoca dovevano essere molto piccole, e Garachico ospitava il porto più grande dell’epoca.

Le origini italiane di Garachico



Quello che forse alcuni non sanno, è che Garachico venne fondata da un italiano. Cristoforo Da Ponte (1460 – 1554), banchiere genovese che aveva finanziato la “conquista” spagnola delle isole, ricevette in regalo dalla corona alcuni terreni, in segno di ringraziamento per i servigi prestati. Da Ponte vi si stabilì nel 1497, e nel 1500 fondava il porto di Garachico.

Aveva scelto una baia protetta e di dimensioni relativamente grandi. Caratteristiche che gli fecero supporre – a ragione – che da lì a poco si sarebbero sviluppati grossi commerci.

La cittadina si formò intorno al porto, che subito divenne emporio di ricchezze, e dove attraccavano navi provenienti dalle “Americhe”, dirette in Francia, Inghilterra e Angola. Da Ponte non fu solo il fondatore di Garachico. In un epoca in cui i banchieri genovesi apportavano un contributo fondamentale alle politiche espansionistiche della corona spagnola, Da Ponte si spinse oltre.

L’epoca d’oro degli zuccherifici

Con ingegno e incredibile fiuto per gli affari, Da Ponte fece costruire sull’isola degli zuccherifici, nel periodo in cui lo zucchero, da semplice spezia, diventava merce dall’importante valore commerciale. E proprio la produzione e la commercializzazione dello zucchero vide accrescere il ruolo delle Canarie nei traffici commerciali dell’epoca.

La mattina del 5 maggio 1706, l’epoca d’oro di Garachico finiva però bruscamente. Un’eruzione del vulcano di Trevejo, chiamato anche Montaña Negra, copriva gran parte del tessuto urbano, seppellendo cittadina e parte del porto. Dopo questo evento, il commercio si spostò su Puerto de la Cruz e di Garachico non rimase che un piccolo porto di pescatori e una delle mete turistiche più gettonate dell’isola di Tenerife.

Francesca Passini

©Riproduzione riservata



Foto copertina di La Voz de Tenerife

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