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mercoledì, Febbraio 12, 2025
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L’OPINIONE. Ci siamo dimenticati di come erano le Canarie?

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Le Canarie continuano a proporre al mondo, e in particolare all’Europa, un’offerta turistica potente e competitiva.

Oltre al successo registrato alla fiera turistica di Berlino ITB, si aggiungono gli eccellenti risultati raggiunti presso le fiere di FITUR, a Madrid, e della World Travel Market di Londra.

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Il clima, la diversità paesaggistica, la nitidezza dei nostri cieli, la biodiversità marina, la qualità delle nostre infrastrutture, l’alto livello offerto dalle piattaforme alberghiere, il sistema sanitario e la sicurezza delle isole ci collocano in una posizione privilegiata per competere con le destinazioni turistiche più potenti del pianeta. Vendiamo realtà, non campagne vuote e fasulle. La presenza presso la fiera di Berlino aveva come obiettivo quello di recuperare il mercato tedesco.

Gli effetti collaterali dell’invasione dell’Ucraina hanno ridotto le aspettative economiche della Germania ed evidentemente hanno rappresentato un freno al settore turistico tedesco. Anche le prospettive per l’arrivo dei turisti tedeschi nelle isole sono positive. Ci sono fattori estranei alla nostra volontà che influiscono sul risultato finale della prossima stagione estiva, anche se le previsioni scommettono su numeri positivi.

L’impegno delle Canarie

L’impegno delle Canarie nel continuare a diversificare i mercati di origine, si rivela come la strada più sicura per evitare troppa dipendenza dai tradizionali mercati tedesco, britannico e spagnolo.

Bisogna fare uno sforzo maggiore per favorire l’arrivo degli spagnoli. Per chi vive nella penisola, l’alternativa invernale alle Canarie sono i Caraibi – a più di 10 ore di volo – senza le condizioni ambientali, sanitarie, climatiche e di sicurezza presenti alle Canarie.

L’offerta canaria per il turismo estivo non ha niente a che fare con quello che offrono le Isole Baleari o la costa meridionale della Spagna. Le temperature moderate che predominano in estate nelle isole Canarie non hanno nulla a che vedere con le condizioni torride e quasi irrespirabili dell’area mediterranea in estate. Per questo, esiste margine di miglioramento per l’occupazione del turismo peninsulare nella stagione estiva.

Immagine: Gobierno de Canarias

Lasciamo parlare i dati

Ai dati positivi esposti alla FITUR, come anche alla World Travel Market e alla ITB, relativi alla crescita e alla spesa dei turisti spagnoli, britannici e tedeschi, si aggiunge l’andamento rilevato per altri mercati, che contribuisce a consolidare la nostra destinazione.

Il marchio “Isole Canarie” risulta sempre più attrattivo per italiani, francesi, nordici, olandesi e polacchi. La crescita in questi mercati emergenti e i buoni dati del turismo spagnolo e britannico sono stati determinanti per l’anno turistico che abbiamo avuto, all’insegna del successo, nonostante la diminuzione del turismo tedesco.

La natura ci ha regalato fattori determinanti per avviare nell’arcipelago un’industria, come quella turistica, che ha consentito uno sviluppo sociale ed economico, che non avevamo mai vissuto nei nostri 500 anni di storia.

Paolino Rivero



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