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lunedì, Febbraio 17, 2025
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Multa storica di 413mln di euro a Booking.com

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La multa di 413 milioni di euro comminata dal CNMC (Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia) a Booking.com, che l’AEHM (Asociación Empresarial Hotelera de Madrid) considera “molto positiva per tutti gli albergatori”, secondo HOSTELTUR tourism news, è un punto e a capo di una disputa di lunga data; un punto e a capo perché Booking ha già annunciato che farà ricorso contro la multa presso il Tribunale Nazionale.

Diamo uno sguardo alle posizioni e alle misure adottate da entrambe le parti, e alle loro conseguenze, che ci hanno portato a questo punto.

L’inizio di questa storia comincia anche fuori dall’Europa, quando le autorità statunitensi per la concorrenza hanno multato le grandi catene americane, che hanno approfittato del loro peso e della loro influenza per costringere le piattaforme a fissare il prezzo di vendita delle camere, senza dare loro la possibilità di abbassare la commissione per renderlo più attraente.



In Europa, invece, è accaduto il contrario ed è stata Booking.com ad approfittare del suo forte posizionamento su Google, che di fatto ha abbandonato la sua “avventura” nel mondo della distribuzione alberghiera con Google Hotel Finder a favore delle OTA, per imporre le sue regole, anche in termini di parità di prezzo.

Il suo programma fedeltà, che è “quello che piace di più ai clienti”, anche se spetta all’hotel “attrarli attraverso il canale diretto offrendo loro altri tipi di vantaggi, con un sito web aggiornato e investendo nel posizionamento”.

“Booking è diventato uno strumento meraviglioso per gli albergatori. La sua scomparsa sarebbe un disastro, soprattutto perché il cliente finale si è abituato a utilizzarlo per le prenotazioni e si è affermato come il miglior intermediario. Ma è diventato troppo grande e ha potuto abusarne, quando invece la questione è che ci guadagniamo tutti”, concludono dal settore alberghiero.



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