Il Cabildo di Tenerife utilizzerà una tecnologia all’avanguardia con un robot subacqueo per ispezionare l’emissario di Punta Brava.
Il Cabildo de Tenerife, attraverso il Consejo Insular de Aguas de Tenerife (CIATF), fino al 2 novembre, effettuerà un’ispezione approfondita dell’emissario sottomarino di Punta Brava, nella Valle della Orotava.
Robot subacqueo ad alta tecnologia
L’intervento si avvarrà di un robot subacqueo ad alta tecnologia (ROV), un dispositivo azionato a distanza che cattura immagini e video in aree di difficile accesso, garantendo così sicurezza e precisione nell’ispezione delle tubature senza la necessità di un intervento diretto dei sommozzatori.
L’assessore all’Ambiente naturale dell’isola, Blanca Pérez, sottolinea l’importanza di questa tecnologia in quanto “il ROV ci offre una visione completa e precisa dello stato delle strutture sottomarine, rilevando crepe, disconnessioni o deterioramenti con un livello di dettaglio senza precedenti”.
L’obiettivo di questa nuova ispezione è conoscere nel dettaglio la lunghezza della fessura e valutare se è possibile effettuare un’altra soluzione provvisoria dopo aver tentato qualche settimana fa di iniettare malta subacquea senza successo, secondo il responsabile del CIATF, Javier Davara.
Controllare lo stato delle tubature
Per realizzare questo lavoro, durante questi tre giorni, verrà installato un sistema di pompaggio di acqua salata nell’emissario per facilitare l’ispezione, verrà scollegata e controllata una flangia nell’area del diffusore e lo stato delle tubature verrà accuratamente documentato per mezzo del ROV.
Riparazione e sostituzione dell’emissario
L’ispezione con il ROV fa parte di un’azione di emergenza per riparare la crepa nell’emissario, che il CIATF sta portando avanti in coordinamento con altre azioni settimanali di campionamento con il Governo delle Isole Canarie e il Comune di Puerto de la Cruz per diagnosticare e risolvere il problema dell’inquinamento di Playa Jardín, chiusa alla balneazione dal 3 luglio.
Tuttavia, come soluzione definitiva, il CIATF ha elaborato un progetto nel 2022 che prevede la sostituzione di un tratto di 240 metri dell’emissario, attualmente realizzato in polietilene rinforzato con fibra di vetro, un materiale che si è rivelato inadatto all’ambiente marino e proprio nel punto in cui si trova la fessura.
La sostituzione sarà effettuata con polietilene ad alta densità, un materiale molto più resistente e adatto a queste condizioni.
Una volta completato il lavoro, la nuova sezione rafforzerà la resistenza e l’ancoraggio dell’emissario al fondale marino, garantendone la durata in condizioni avverse. I lavori dureranno circa 16 mesi, a seconda delle condizioni meteorologiche e del mare.