Secondo l’ultimo report pubblicato da Iberinform Crédito y Caución, il 50% delle imprese della ristorazione in Spagna è classificato come soggetto a rischio alto o massimo di insolvenza.
Questi dati allarmanti mettono in evidenza le difficoltà economiche di un settore già fortemente provato da crisi recenti.
Imprese della ristorazione in Spagna: le città più colpite
I livelli di rischio più elevati si registrano nelle grandi città. In particolare:
- Madrid: 65% delle imprese a rischio alto o massimo
- Siviglia: 64%
- Malaga: 61%
- Barcellona e Valencia: entrambe al 53%
- Las Palmas: 44%
- Isole Baleari: 41%
Queste cifre mostrano una diffusione preoccupante dell’insolvenza, soprattutto nelle principali aree turistiche e urbane del Paese.
Ristorazione in Spagna: un settore dominato da microimprese
Secondo lo studio, il settore è altamente frammentato:
- Solo il 2% delle aziende sono medie imprese
- Il 33% sono piccole imprese
- Il 65% è formato da microimprese
- Le grandi imprese rappresentano meno dell’1%
Questa struttura rende il comparto particolarmente vulnerabile a fluttuazioni economiche e a difficoltà finanziarie improvvise.
Età delle imprese: un indicatore chiave di rischio
Un altro dato rilevante riguarda l’anzianità delle imprese.
Solo il 10% delle aziende del settore ha più di 25 anni.
Tra queste, appena il 24% è considerato a rischio alto o massimo.
Al contrario, le imprese fondate negli ultimi 10 anni, che rappresentano il 62% del totale, mostrano un rischio di insolvenza pari al 65%.
Ciò dimostra come l’esperienza e la stabilità nel tempo siano fattori protettivi nel contesto della ristorazione spagnola.
Conclusione: quali prospettive per il futuro della ristorazione in Spagna?
Il quadro delineato da Iberinform mostra chiaramente una situazione di forte instabilità per le imprese della ristorazione in Spagna.
La prevalenza di microimprese, la giovane età media delle attività e l’esposizione ai rischi economici indicano la necessità di strategie di sostegno strutturato, come accesso al credito, formazione manageriale e semplificazione burocratica.
Inoltre, servono politiche di incentivazione mirate per accompagnare la transizione verso un modello di ristorazione più resiliente e sostenibile.
Solo con un intervento coordinato tra istituzioni, associazioni di categoria e imprenditori sarà possibile invertire questa tendenza e rilanciare uno dei settori più vitali per l’economia e il turismo del Paese.