Il Salto del Pastor: la seconda giovinezza di una disciplina tradizionale che rinasce nelle Isole Canarie
Il “salto del pastor” o “salto canario” è una disciplina che parte dalla cultura aborigena e che ha saputo mantenere le proprie radici grazie alla perizia di pastori che negli anni hanno dovuto spostarsi da un terreno all’altro, anche con grandi dislivelli come burroni e crinali, nelle diverse isole dell’arcipelago, con il minor sforzo possibile, per riuscire a prendersi cura dei loro greggi.
Attualmente, questa disciplina rimane in forze grazie all’eredità familiare, ai diversi aggruppamenti (“jurrias”) che promuovono la pratica in differenti occasioni, come anche al lavoro di divulgazione e formazione della Federación Canaria de Salto del Pastor.
Tutti i pastori del mondo hanno usato tradizionalmente diversi tipi di bastoni per aiutarsi nelle camminate montane, ed è lecito supporre che il salto del pastore sia nato introducendo progressivamente delle modifiche sui bastoni.
UNO SPORT NON COMPETITIVO ALLE CANARIE
Questa disciplina è diventata uno degli sport locali non competitivi delle isole. Nel 2001 è stata creata la federazione, con l’obiettivo di promuovere la creazione di gruppi, di continuare il lavoro di ricerca e promozione dell’insegnamento della pratica, che fino a quel momento era limitato a contesti familiari.
Nel 2024, secondo dati pubblicati dalla Federazione, si contano 408 iscritti, di cui il 40% donne, e quasi una trentina di gruppi nelle isole, pari ad un aumento del 250% dalla creazione, e un notevole incremento dell’interesse per questa tradizione che prima si tramandava spesso di padre in figlio.
ANCHE GLI ABORIGINE RICORREVANO A QUESTO MEZZO
Gli aborigeni canari svilupparono questa abilità, alla quale ricorrevano nelle attività quotidiane, con l’aiuto di lunghi bastoni affilati che lavoravano e levigavano, in modo che potessero scivolare lungo le mani. Questi bastoni terminavano con una punta affilata che serviva per incastrare il bastone nel terreno. A volte lo terminavano con un corno di capra che, dopo la “Conquista” delle Isole Canarie, è diventato di metallo.
Dei bastoni che si utilizzano oggi, che vanno da 2,5 a 4 metri (a seconda della difficoltà del terreno), il legno preferito è quello del faggio, perché risulta particolarmente robusto e non soggetto a facile rottura. Si utilizza però anche il legno di pino o riga.
