SIMB. I falsi leoni. Mostra temporanea al MUNA Tenerife
Pierre Laborde vive in Senegal da diversi anni per fotografare gli eventi culturali del Paese ed è riuscito a infiltrarsi in cerimonie tradizionali come quelle del rito senegalese dei falsi leoni, SIMB.
Questa mostra raccoglie una selezione delle sue fotografie su questo tema. Esposizione aperta fino al 9 de marzo de 2025
Il falso leone è in origine un rito di possessione.
Risale all’epoca in cui il Senegal era ricoperto da fitte foreste abitate da animali selvatici come leoni, iene, scimmie, sciacalli e gazzelle.
Si dice che il cacciatore che fu attaccato da un leone e sopravvisse divenne una persona strana.
Sconvolto dall’incontro, perse la testa, ruggì come un leone, mangiò solo carne cruda e gli spuntarono peli su tutto il corpo.
Era il leone
Per curarlo, gli uomini di medicina eseguirono dei rituali di “possessione”, come si vede ancora oggi nei casi di possessione da parte di uno spirito ancestrale.
Gli uomini si travestivano da leoni (falsi leoni) con un trucco che imitava il leone: rosso e nero, facce con baffi e un aspetto terrificante.
Arrivano, annunciati dai tamburi, ruggendo, nascosti al pubblico dai perizomi, nel luogo designato dove gli organizzatori e gli spettatori sono già in attesa nei loro abiti da festa.
Testo di Aboubacar Demba Cissokho
MUNA, Museo de Naturaleza y Arqueología. Santa Cruz de Tenerife
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