Il Governo ha annunciato l’abolizione dell’Impuesto sobre el Valor Añadido (IVA) sull’olio d’oliva a partire dal 1° luglio, una misura che il Ministerio de Hacienda porterà al Consiglio dei Ministri di martedì prossimo.
L’olio d’oliva continua a essere il prodotto più costoso nel paniere della spesa: a maggio era più caro del 62,8% rispetto a un anno fa e da gennaio 2021 è aumentato del 198,5%, cioè il suo prezzo è quasi triplicato.
In considerazione di questo andamento dei prezzi, nel 2023 il governo aveva ridotto l’IVA su questo prodotto dal 10% al 5% e che adesso dovrebbe essere aumentata.
UN BENE DI PRIMA NECESSITÀ
Secondo il Ministerio de Hacienda, questo prodotto sarà incluso nel gruppo di beni di prima necessità che applicano l’aliquota super-ridotta su base permanente, come pane, uova, verdura o frutta.
Questo gruppo applica l’IVA super-ridotta (4% in condizioni normali) invece di essere inserito nel gruppo di beni che applicano l’IVA ridotta (10 %).
L’obiettivo di questa misura è quello di “proteggere e incoraggiare il consumo di olio d’oliva, un prodotto sano il cui prezzo è recentemente aumentato a causa della siccità, tra le altre ragioni”, secondo il Ministerio de Hacienda.
(Riferimenti 2023) Il litro di olio nei negozi spagnoli è aumentato del 52,5% in un anno, ben al di sopra della media europea del 38,3% e dei paesi produttori come Italia, Grecia e Portogallo. Una delle cause sono state la siccità e le ondate di caldo estremo che hanno dimezzato la produzione spagnola di olio d’oliva.
La Spagna è il primo produttore mondiale di olio d’oliva, eppure è il paese in cui il suo prezzo è aumentato di più in tutta l’Unione europea.
