
Santa Cruz de Tenerife conferma che la ristrutturazione del Tempio Massonico terminerà il prossimo gennaio
Il Sindaco di Santa Cruz de Tenerife, José Manuel Bermúdez, ha confermato che il Tempio Massonico è in fase di ristrutturazione da diverso tempo, con l’obiettivo di creare un centro visitatori in uno degli edifici storici più importanti di Santa Cruz de Tenerife.
Il Tempio Massonico di Santa Cruz de Tenerife. Un capolavoro architettonico, una costruzione storica, l’unica in Europa.
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Il sindaco ha poi aggiunto che durante l’ultima visita effettuata, si sono potuti valutare i tempi di realizzazione dei lavori, per cui si confida che per l’inizio del prossimo anno venga terminata la ristrutturazione. Si potrà quindi consentire la riapertura al pubblico come centro visitatori, per portare a conoscere la Massoneria di Santa Cruz de Tenerife, come quella delle Canarie e del resto della Spagna.
Si tratta di una ristrutturazione del Tempio Massonico che prevede investimenti pari a 3 Milioni di Euro, finanziati dal Ministero del Tesoro e trasferiti alla Direzione Generale delle Belle Arti del Ministero per la Cultura, con un iter che ha coinvolto anche tecnici e architetti del Dipartimento per le Infrastrutture.
L’Architetto responsabile dei lavori, María Nieves Febles, ha confermato che si è già oltre la metà del percorso, per cui si prevede la finalizzazione dei lavori entro quattro o cinque mesi.
I lavori di ristrutturazione, che sono stati piuttosto lenti, sono arrivati all’85%; rimangono da terminare gli interventi sulla volta e le terminazioni della pavimentazione. Il rifacimento del cornicione e del bordo perimetrale che riguarda tutta la facciata è già stato realizzato, intervenendo sul complesso policromo preesistente.
I lavori eseguiti su progetto di María Nieves Febles per il Tempio Massonico di Santa Cruz de Tenerife si sono focalizzati sul recupero simbolico e materiale della loggia massonica, rispettando la categoria di BIC, oltre ad adeguare e rendere compatibile la nuova funzione con il carattere e l’essenza di bene storico e patrimoniale dell’edificio, senza dimenticare di recuperare la configurazione spazio-iconografica delle aree di maggior simbolismo, come la Sal de Tenidas e la Sala de Ágapes

