
La Guardia Civil indaga su un uomo accusato di aver truffato più di 15.000 euro vendendo veicoli che non ha mai consegnato agli acquirenti.
L’accusato portava i veicoli dalla Germania a proprio nome, senza mai consegnarli agli acquirenti, di seguito li rivendeva a terzi. È stato anche accusato di aver falsificato le targhe di esportazione per poter circolare in Spagna più a lungo del consentito.
TRUFFA E FALSIFICAZIONE TARGHE
Gli agenti della Guardia Civil, appartenenti all’Área de Investigación del Puesto Principal de Playa de las Américas, stanno indagando su un uomo di 42 anni di Adeje, come presunto autore di tre reati di frode, appropriazione indebita e falsificazione di targhe.
Gli agenti della Guardia Civil sono venuti a conoscenza dei reati dopo la presentazione delle relative denunce, in cui tre delle parti lese hanno dichiarato di aver pagato all’accusato determinate somme di denaro per l’acquisto/vendita di veicoli e/o pezzi di ricambio che egli era incaricato di portare dalla Germania alle Isole Canarie.
OLTRE CONFINE AUTO E PEZZI DI RICAMBIO
Tuttavia, all’arrivo dei veicoli e dei pezzi di ricambio, l’imputato, approfittando del fatto che i veicoli erano a suo nome, ha preteso da loro altro denaro avvisandoli di vendere il veicolo a terzi, se non avessero effettuato il pagamento richiesto.
Durante le indagini, gli agenti hanno potuto verificare che uno dei denuncianti era stato effettivamente venduto e trasferito a una terza persona residente sull’isola di La Gomera, poiché non voleva effettuare il secondo pagamento richiesto.
Un altro veicolo, anch’esso non consegnato all’acquirente/vittima, si trovava in un’officina dove era stato portato per essere riparato, con un pagamento di 1.668,93 euro ancora in sospeso presso l’officina.
Inoltre, gli agenti hanno anche verificato che l’imputato aveva manipolato le targhe di esportazione di entrambi i veicoli, falsificandole modificando le date di scadenza incise sul bollo rosso delle targhe ottenute in Germania, per poter circolare in Spagna con i veicoli per un periodo superiore a quello consentito.
Grazie alle indagini svolte, gli agenti sono riusciti a raccogliere le indicazioni e le prove necessarie a dimostrare la presunta paternità della persona indagata.
Il procedimento è stato trasmesso al Juzgado de Guardia e Instrucción de Arona.
